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Hit Parade Conduttori

Francesco Guccini
Dal 14 al 29 marzo


Il grande Francesco Guccini  sulle frequenze di Radio2 a presentare la Hit Parade della sua vita.


dal 14 al 29 marzo il sabato e la domenica alle 13, il cantautore, il poeta, lo scrittore, il linguista,  insomma il "maestrone" di Pavana  Francesco Guccini , si racconta attraverso le sue canzoni e quelle che ha amato di piu' , descrivendo indirettamente  la storia dell'Italia dal dopoguerra ad oggi.

Ricorda dell'Italia che aveva voglia di "tangare" come si diceva all'epoca per stringere tra le braccia una ragazza, ballando in piazza con  la radio come altoparlante.

Ricorda quella  stessa radio che alla fine degli anni 50 non trasmetteva il rock'n roll che a lui piaceva tanto e che, dieci anni dopo , censurava "Dio e' morto" programmata invece dalla radio Vaticana.
Ricorda poi di un periodo di grandi fermenti e cambiamenti che nella musica erano espressi da canzoni come quelle di jannacci e Amodei e poi ancora i Beatles, Bob Dylan, Simon&Garfunkel. Tutte canzoni descritte  da una  voce inconfondibile , quella di Grancesco Guccini, che  siamo abituati a sentir cantare  e che stavolta ci accompagna invece per sei puntate eccezionali.  La sesta puntata e' un vero vanto per Radio2, con le canzoni  che lui stesso sceglie per noi dal suo repertorio.

In queste puntate non mancano aneddoti e  curiosita' come " Ho scritto la locomotiva di getto, in una ventina di minuti,  e mentre scrivevo una strofa prendevo appunti ai margini del foglio per le strofe successive perche' mi venivano le rime, gli argomenti e, finita la canzone, mi sono reso conto che mancava un'introduzione e quindi la prima strofa e' stata  l'ultima che ho scritto"  oppure " Quando Flaco ed io cantiamo insieme Mediterraneo di Serrat io non suono mai la chitarra, la suona Flaco, perche' il tempo in cinque quarti non l'ho saputo mai fare" e ancora  " vorrei dire una cosa su Jerry Mulligan, di solito quando vado in giro mi fermano, mi chiedono l'autografo, alcuni gruppi vengono a casa mia a Pavana anche due volte al giorno per farsi una foto con me. Io ho conosciuto Mulligan in Brasile mentre ero in vacanza in un bar chiamato Garota de Ipanema , tappezzato dagli spartiti della famosa omonima canzone. Gerry era li' e sedeva tutto solo ed io non ho avuto il coraggio di presentarmi e chiedere un autografo...ho lasciato stare..per dire come sono cambiati i tempi".  "ho conosciuto fugacemente Chat Baker allora facevo il cronista alla gazzetta di modena, andai a sentire un suo concerto e lo intervistai.

Gli feci fare l'autografo sul mio tesserino da giornalista. A quei tempi Chat  era gia' un po' svanito e quando firmava gli autografi diceva WHOSE pen is this ? "  " Da giovane ascoltavo il jazz, ma era troppo difficile suonarlo. Bisognava essere bravi e noi eravamo dei cialtronacci, la nostra musica era il rock&roll  che aveva tre, quattro accordi al massimo. Fu il rock&roll   a spingermi  a suonare la chitarra...me la feci costruire da un falegname di Porretta, tale Celestino Venturi, che ogni tanto sento ancora. Arrivai a casa, in montagna e alla fine del primo pomeriggio sapevo gia' suonare Rock around the clock e Only You".



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